I Muse all’Hellfest, la tappa finale della “Disneylandizzazione” del festival?

L'Hellfest 2025, appena inaugurato a Clisson, nella Loira Atlantica, accoglie ancora una volta grandi nomi del metal e dell'hard rock, come Scorpions e Dream Theater. Ma anche, alla fine di questo 20 giugno, la band britannica Muse. La loro presenza infastidisce alcuni fan, che rimpiangono la "svolta mainstream" che il festival ha intrapreso negli ultimi anni, riporta il quotidiano svizzero "Le Temps".
Quando ti definisci un "festival di musica estrema", programmare la band pop-rock britannica Muse ti farà sicuramente sorridere. E per i metallari, questo headliner è tutt'altro che piacevole. Tutt'altro. I 240.000 spettatori attesi [da giovedì 19 giugno] e fino a domenica [22 giugno] a Clisson [a una trentina di chilometri da Nantes] sono disposti a pagare circa 350 euro per vedere metal, e nient'altro che metal.
La specificità dell'Hellfest risiede nelle sue peculiarità, pazientemente costruite dal 2006. Il suo programma include artisti sulfurei, growler (canto gutturale) e un'ampia gamma di generi, dall'hard rock all'heavy metal, passando per il nu e il death metal, con qualche deviazione verso la scena punk. Il direttore del festival, Ben Barbaud, aveva assicurato nel 2017 che l'Hellfest sarebbe rimasto un punto d'incontro per la musica che non trova spazio altrove. Durante la conferenza stampa di chiusura di quell'edizione, fece dichiarazioni che valevano una promessa per i fan:
Courrier International